LE TIPOLOGIE DI FERMENTI LATTICI

Pubblicato da Farmacia Aliberti il 01 feb 2016 1 commento

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I fermenti lattici si dividono in tre grandi categorie:

Fermenti lattici vivi: microrganismi viventi
Fermenti lattici tindalizzati: batteri che sono stati sottoposti ad un processo di sterilizzazione mediante trattamento termico controllato. Tali batteri vengono anche chiamati heat killed bacteria perché sono uccisi dal calore senza che vengano distrutti i componenti che determinano le proprietà benefiche.
Spore: forme non attive di batteri lattici che per riattivarsi e riprodursi necessitano di tempo, di un pH adeguato e di una temperatura adatta.

Una volta ingeriti i fermenti lattici devono superare l’esofago e lo stomaco per arrivare fino all’intestino. In questi passaggi i succhi gastrici, gli enzimi digestivi e gli acidi biliari ne causano drastiche riduzioni.

I fermenti lattici vivi sono sensibili ai succhi gastrici e agli enzimi digestivi. Per superare la barriera gastrica si utilizzano compresse e capsule gastroresistenti o forme altamente stabili come ad esempio le polveri.

I batteri tindalizzati sono inattaccabili dai succhi gastrici, dagli enzimi digestivi e dagli acidi biliari lasciando inalterati i loro effetti benefici. Inoltre la carica batterica dei fermenti tindalizzati rimane costante nel tempo perché insensibile alla temperatura, all’umidità e al superamento della barriera gastrica.

La spore hanno maggior resistenza rispetto ai fermenti lattici vivi nel superare l’acidità gastrica. Una volta giunte nell’intestino trovano le giuste condizioni per l’attivazione e la riproduzione.

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